Giro d’Italia 2024, Cian Uijtdebroeks: “Top 5 è possibile, il podio un sogno, ma siamo qui soprattutto pensando al futuro”
Cian Uijtdebroeks sorride sempre più dopo la prima settimana del Giro d’Italia 2024. Considerata dal belga quella meno adatta a lui, la prima parte della Corsa Rosa è ormai alle spalle e il leader della Visma | Lease a Bike ne è emerso in Maglia Bianca, quinto a poco più di un minuto dal podio. Per il momento dunque missione più che compiuta per il talento fiammingo, che ora non vede l’ora comincino ad arrivare le grandi montagne per arrivare sul suo terreno di predilezione, quello in cui provare a migliorare ulteriormente la sua posizione.
“La prima settimana non era certo quella che mi piaceva di più, con la crono, il gravel e le tappe iniziali molto esplosive – commenta – Però sono sopravvissuto bene e mi sono anche un po’ sorpreso di come sono andato. Sinora quindi sono molto felice di come sono andate le cose, anche a crono e sul gravel son andato melio di come pensavo. Ora, già domani avremo una giornata importante, senza dubbio. Sarà una salita dura, ma non ancora di quelle durissime. È un percorso impegnativo, ma i giorni a cui guardo maggiormente sono a partire da domenica prossima. Quella è una giornata che mi piace, una tappa dura e lunga e si va ancora più alto. Se il tempo non è brutto mi piacciono giornate come quelle, con l’altura”.
Ci sarà anche un’altra cronometro da affrontare, che rimane il suo punto debole e ovviamente non lo nasconde, consapevole che il lavoro fatto sinora è solo l’inizio: “Abbiamo lavorato molto sulla crono negli ultimi mesi. non è qualcosa in cui diventi forte all’improvviso, ovviamente, quindi sono felice dei progressi fatti sinora. Continueremo a lavorarci, ma ci vorranno 1-2 anni per arrivare davvero al mio massimo. Ma siamo sulla strada giusta. Comunque non c’è stress al riguardo”.
Senza volersi fissare un obiettivo preciso, né in termini di risultato né puntando necessariamente alla Maglia Bianca, che comunque è nei suoi pensieri, il classe 2003 non pensa sia necessario scegliere fra i due, convinto che quel che conta “è andare al massimo ogni giorno”, senza “una strategia specifica” che lo costringa a escludere uno o l’altro.
Quel che invece sembra sostanzialmente accantonare è un successo parziale: “Non penso in particolare ad una tappa. Volevamo vincere come squadra, ma per quanto mi riguarda mi concentro maggiormente sulla classifica ed è difficile a quel punto vincere una tappa. Mi piacerebbe ovviamente, ma con uomini come Pogacar non è semplice. Al momento dunque mi concentro sulla classifica”.
Tra i rivali con cui dovrà vedersela, si mostra in qualche modo sorpreso da coloro che lo precedono (il che la dice anche lunga sulle sue reali ambizioni): “C’è un corridore che è su un altro pianeta, diciamo così, ma tra gli altri la battaglia è aperta e sarà una bella lotta […] Geraint Thomas è molto forte. Penso che nella terza settimana sarà molto forte e anche Martinez mi ha sorpreso nella crono. Anche O’Connor è molto forte. La Top 5 è possibile, ma non ci penso più i tanto. Ovviamente, se fossi sul podio sarebbe straordinario, ma la corsa è ancora lunga e a momento non guardo ai numeri. Cerco di dare e prendere il massimo, poi si vedrà a Roma. Personalmente, lotto per ottenere il miglior risultato possibile”.
Ragionamenti che funzionano anche e soprattutto perché il 21enne belga pensa molto al futuro: “Vedremo dove posso posso arrivare. Al momento voglio continuare a lavorare duramente e poi si vedrà. Il mio obiettivo qui il mio obiettivo è di andare il più forte possibile e fare il meglio possibile. Poi valuteremo gli errori e cosa possiamo migliorare. Quel che facciamo qui serve anche per il futuro. Mi darei un otto su dieci per questa prima settimana per l’età che ho, anche comparando con il passato. penso sia un buon inizio”.
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